Assemblea condominale: diritti e doveri dei proprietari Decisioni comuni nella proprietà per piani

Chi acquista un appartamento entra automaticamente a far parte di una comunità di proprietari per piani (PPP). Ciò significa: proprietà esclusiva dell’unità abitativa e comproprietà delle parti comuni dell’edificio – come tetto, scala, ascensore, impianti tecnici, facciata e giardino.

L’organo decisionale centrale di questa comunità è l’assemblea dei proprietari. In questa sede si discutono e approvano temi rilevanti come il bilancio, le spese straordinarie, i lavori di manutenzione e la gestione condominiale. Ma come funziona esattamente l’assemblea? Quali sono i diritti dei proprietari? E quali maggioranze servono per deliberare validamente?

La base legale

La proprietà per piani è disciplinata dagli articoli 712a e seguenti del Codice civile svizzero (CC). L’assemblea dei proprietari è prevista come organo sovrano della comunità. In genere si svolge una volta all’anno, ma può essere convocata anche più spesso, se necessario. L’amministrazione è tenuta a convocarla per iscritto, indicando l’ordine del giorno.

Diritti dei proprietari

Ogni proprietario per piani ha diritto a:

  • Partecipare all’assemblea e intervenire su ogni punto all’ordine del giorno
  • Votare: il voto è proporzionale alla quota millesimale del proprietario rispetto al totale dell’edificio
  • Presentare proposte: ogni proprietario può far inserire per iscritto proposte nell’ordine del giorno
  • Esaminare i documenti: bilanci, preventivi e progetti devono poter essere consultati in anticipo
  • Impugnare decisioni: ogni delibera può essere impugnata entro 30 giorni se viola la legge o i diritti del proprietario

Obblighi dei proprietari

In parallelo ai diritti, vi sono anche doveri:

  • Partecipazione attiva: i proprietari devono partecipare alla gestione della comunità o farsi rappresentare
  • Contributi finanziari: tutte le spese comuni approvate devono essere pagate in base alla quota millesimale
  • Collaborazione: è obbligatorio partecipare a decisioni fondamentali per sicurezza e conservazione dell’edificio
  • Rispetto delle decisioni: anche chi ha votato contro è tenuto a rispettare le delibere approvate validamente

Come si vota nell’assemblea condominiale?

Non tutte le decisioni richiedono lo stesso tipo di maggioranza. A seconda dell’importanza dell’oggetto, la legge prevede varie modalità di votazione:

Maggioranza semplice
Serve per le decisioni ordinarie. È sufficiente la maggioranza numerica dei presenti, indipendentemente dalla quota millesimale.

Esempio: se sono presenti 10 proprietari, bastano 6 voti favorevoli.

Maggioranza assoluta
Richiesta per decisioni più importanti. È necessaria la maggioranza sia dei presenti che delle quote millesimali rappresentate.

Esempio: 6 proprietari su 10 votano sì, e insieme rappresentano più del 50% delle quote.

Maggioranza qualificata
Richiesta per interventi strutturali, modifiche all’uso o investimenti rilevanti. Servono almeno due terzi dei presenti e delle quote.

Unanimità
Necessaria per decisioni che modificano il regolamento, i diritti esclusivi o la destinazione d’uso. Anche un solo voto contrario può bloccare la delibera.

Esempi pratici di decisioni e maggioranze richieste

  • Approvazione del bilancio e delle spese correnti: maggioranza semplice
  • Nomina o revoca dell’amministrazione: maggioranza assoluta
  • Lavori straordinari (es. rifacimento tetto, nuova caldaia): maggioranza qualificata
  • Modifica del regolamento condominiale: unanimità

Le regole possono variare leggermente a seconda del regolamento PPP o del cantone.

Cosa fare in caso di conflitto o decisioni contestate?

Se un proprietario non è d’accordo con una decisione, può impugnarla entro 30 giorni presso il giudice competente. Deve però:

  • aver partecipato all’assemblea
  • aver votato contro la delibera
  • e motivare il proprio ricorso (es. violazione di diritti o irregolarità procedurali)

La prevenzione dei conflitti passa anche da un’amministrazione trasparente, regole chiare e una comunicazione rispettosa tra proprietari.

Conclusione: partecipare per proteggere il valore della proprietà

L’assemblea è il cuore operativo della comunità di proprietari. Le decisioni che vi si prendono incidono direttamente sul valore, sulla funzionalità e sull’atmosfera all’interno dell’edificio.

Chi partecipa attivamente, conosce i propri diritti e adempie ai propri doveri, contribuisce a una convivenza armoniosa e alla tutela del patrimonio comune.

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